Carissima Stella, ti ringrazio di questa tua domanda, e non soltanto perchè è molto interessante, ma anche perchè dà la stura a tante belle considerazioni.
Premetto subito, per quanto mi riguarda, che parlare di "certezze" è abbastanza azzardato...

Posso dire, però, di crederci; letture, resoconti di casi famosi, testimonianze degne di fede, riflessioni di ampio respiro mi hanno portato a ritenere che quella della reincarnazione sia una realtà accettabile e perfino piuttosto logica. Se è vero, infatti, come credo sia vero, che lo spirito deve progredire lungo il cammino dell'evoluzione, allora non mi spiego come sia possibile, per esso, farlo nell'arco di una vita umana media; se, come credo, quanto lo spirito conosce per vero ed importante deve essere stato in precedenza recepito mediante i sensi fisici (tesi che fu anche di Sant'Agostino), allora trovo una valida conferma alla opportunità di vivere più esistenze in condizioni e circostanze anche molto differenti fra loro. Purtroppo, quantunque la Chiesa cattolica dei primordi considerasse reale la reincarnazione, tale patrimonio spirituale è stato buttato alle ortiche: il risultato è che oggi, mediamente, andare a parlare di reincarnazione ad un sacerdote significa sentirsi rispondere che credere ad essa equivale a non avere fede...E' proprio questa, infatti, la sentenza che un prete della mia parrocchia mi scodellò davanti tanti anni fa, allorquando, fresco di letture sul tema, gli chiesi delucidazioni. Peccato: che si creda o meno ad essa, anche discutere della reincarnazione può essere una macerazione spirituale utile alla comprensione di sè stessi e del divino.