stelladelmare ha scritto:Grazie a tutti.
Questo psicopompo non l' ho mai sentito nominare, cerchero' al riguardo, comunque se bisogna seguire dei corsi la cosa si complica un po'...
Penso anche io che bisogna metterci il cuore, quanta gente prega a vuoto...come se stesse leggendo l'elenco del telefono...
Comunque mi avete chiarito dei dubbi.
Ps: Lory posso contattarti in pvt quando avro' bisogno di consigli sulla metafonia? Credo che prima o poi ci provero' a farla.
Ciao stelladelmare, sono Pier. Che bel nick.
Beh un minimo di preparazione ci vuole per chi ambisce farlo.
In realtà non richiede poi molto tempo.
Dipenderà anche da chi tiene il corso, ma io l'ho fatto in una giornata, da una mia amica che tra l'altro a breve ne terrà ancora un paio.
Il costo non sarebbe eccessivo, ma non è il punto fondamentale, poi Lei ha iniziato a fare i suoi corsi anche gratuitamente per chi è interessato.
L'importante per aprirsi a questo genere di esperienze è la volontà di fare il passo, la compassione (secondo me) con cui lo si fa.
E' una parte di noi stessi con cui si inizia ad averci a che fare.
In soldoni: per tutti è normale cercare di assitere nel migliore dei modi gli ammalati o i morenti, con lo psicopompo si continua a prestare assistenza e aiuto all'anima.
Ne ha molto bisogno. Dopo il trapasso l'anima inizia il suo percorso di risalita verso lo spirito.
Però non immediatamente. Si trova dapprima in una dimensione di passaggio che gli sciamani chiamano terra delle ombre.
E' rappresentata molto bene nel film Nosso Lar che tutti abbiamo visto.
Inoltre si è appena perduto il corpo, ci si trova in un ambiente sconosciuto, si debbono elaborare i primi sentimenti e contatti.
In questa fase transitoria l'anima ha bisogno di aiuto e per questo ci sono degli aiutanti invisibili che si occupano con le anime più elevate di accogliere e dare conforto alle anime che possono essere anche disorientate e che hanno invece bisogno di superare gli strascichi dell'ultima parte della vita che hanno vissuto.
L'aiuto che serve, e si può dare, non è mai abbastanza.
La coscienza della persona una volta che è trapassata non è che svanisce, così ci può essere anche per lei qualche situazione che la coinvolge, qualche sentimento tra i più vari che la può anche distogliere per più tempo dal proprio evolvere.
Questa fase è ben conosciuta dagli occultisti e (un tempo) dagli sciamani che si incaricavano di questo lavoro: cioè assistere e accompagnare l'anima verso quella che noi diremmo "la luce".
Oltre la terra delle ombre ci sta tutta l'esistenza da disincarnati, in cui l'essere si rende conto e metabolizza (fase dopo fase) tutta la vita che ha compiuto.
Adesso non so se sia ancora necessario per la persona a te cara, ma fare un seminario di sciamanesimo sullo psicopompo equivale ad allargare anche la propria coscenza. Molti si sentono richiamati, e inoltre si inizia ad affrontare già ora e conoscere cosa avvenga nella vita oltre la vita.
La vita completa comprende sia quella che stiamno vivendo qui, ma anche tutto quello che eravamo prima e che saremo dopo.
PS: ho scritto questo non per suggerirti di prestare tu stessa in prima persona l'assistenza alla persona a te cara, perchè credo sia buona norma non farlo con le persone con cui si è coinvoli. Almeno non nei primi tempi.
Ciao