Riguardo al fatto che piacciano i matti o i sani, o finti tali, questa cosa e' a gusto personale.
Si discuteva sul fatto del dolore nella vita, e se esistano vite piu' facili di altre. E' ovvio che anche una vita molto agevole avra' ugualmente le proprie sofferenze, perche' nessuno e' immune dalla sofferenza e dagli ostacoli, ma qui il discorso si allarga, perche' bisognerebbe considerare anche la soggettivita', e predere atto che cio' che e' considerato sofferenza per una persona, per un'altra non lo e'; inoltre una stessa sofferenza, puo' venire percepita e vissuta con maggiore o minore dolore, da persona a persona. Non siamo tutti uguali, anche se comunemente si pensa che la persona bella, ricca, colta e in salute abbia per forza una vita soddisfacente. Ma siccome la felicita' e' dentro di noi e non fuori, questo spiega perche' attrici e personaggi belli, ricchi e famosi si siano suicidati, o abbiano tentato di farlo, mentre persone comuni, brutte, povere e anonime, ma con una grande ricchezza interiore, abbiano vissuto felicemente. Parte tutto da dentro di noi, ma finche' non si mette un po' da parte ego, difficilmente si potra' essere sereni e felici anche in mezzo a tutto l'oro del mondo. Ma questa verita', per chi nasce e cresce nel mondo occidentale materialista, e' molto difficile da capire, accettare e mettere in pratica, perche' da noi nascere svantaggiati e' sempre un ostacolo ed un handicap, e la persona con qualche difficolta' deve faticare molto di piu' per affermare il proprio essere interiore e sara' chiamata a bilanciare con altri "requisiti", sempre materiali, il proprio svantaggio. In occidente purtroppo, i requisiti spirituali, almeno per ora, sono tenuti ancora in secondo piano.
Riguardo al mobbing sul lavoro e ai familiari invadenti,(escludo il bullismo, che rigarda i minori, quindi soggetti sicuramente piu' deboli e da tutelare) ricordiamoci che siamo sempre noi a permettere agli altri,che siano estranei o parenti stretti, determinati comportamenti. Tutto dipende da noi e l'altro puo' anche voler fare il prepotente e mettersi a strillare in russo, ma se noi non gli permettiamo di invaderci, tornera' a strillare per conto suo in lingua originale.

E cmq siamo qui per imparare e la strada e' lunga e difficile per tutti.