Quella che voglio condividere stasera non è una esperienza personale (abbiate pazienza...sono costretto a raccontare le esperienze altrui, perchè a me non succede mai niente di speciale...

Non sapevo di questa storia; diamine, dopo ormai 14 anni di matrimonio ci sono ancora cose che non ci siamo mai detti! Ma va bene, forse è meglio così!

Dunque, il fatto che vi racconto è accaduto, per l'appunto, a mia moglie circa 17 anni fa. A quel tempo, lei si era trasferita da poco a Kaliningrad (la città nella quale ci siamo sposati) da Alma Ata (Kazakhstan), città nella quale risiedeva da anni. Allora come oggi, andava soggetta ad allergie di vario genere, che talvolta l'aggredivano senza preavviso in modo anche piuttosto violento. Successe così che, per ragioni che lei non è mai riuscita a comprendere e che nessun medico è mai stato in grado di spiegare, un occhio le si gonfiò a dismisura causandole un fastidioso prurito; si recò allora al Pronto Soccorso dell'ospedale della città per essere visitata. Ora, non voglio certo generalizzare (non sarebbe affatto giusto), ma spesso, in Russia, i medici non vanno molto per il sottile; sarà forse perché là obbiettivamente la gente è, in media, più robusta di noi, ma sta di fatto che accade abbastanza di frequente che, a fronte di malanni di vario genere, vengano prese misure un pochino drastiche, magari senza effettuare esami preliminari per scongiurare problemi. Fu così che i medici, per decongestionare l'occhio infiammato di mia moglie, decisero di iniettarle una dose di cloruro di potassio. Questo, per chi non lo sapesse, è un sale che a dosi elevate può causare la morte, tant'è vero che esso rientra nella composizione del micidiale cocktail riservato ai condannati alla pena capitale negli USA. Subito dopo l'iniezione, mia moglie perdette i sensi. Forse la dose era eccessiva o lei era semplicemente intollerante al composto, ma i medici temettero di averla involontariamente uccisa. Per fortuna non era così, e dopo un po' lei si risvegliò.
Sono venuto a conoscenza di questo fatto soltanto stasera, e mi sono state pure descritte le sensazioni che mia moglie provò in quel breve lasso di tempo durante il quale si trovava priva di coscienza.
Si trovò di colpo catapultata fuori dal proprio corpo fisico e si avvide che, in un brevissimo istante, di tutte le sue preoccupazioni terrene, piccole o grandi che fossero, non era rimasto nulla. Si sentiva incredibilmente leggera e serena, felice come non ricordava di essere mai stata prima, mentre davanti a sè vedeva volteggiare numerosi, splendidi globi colorati di tinte meravigliose che spandevano una luce accecante (per darmene una vaga idea li ha paragonati ad una sorta di bolle di sapone ma molto, molto più belle e delicate). Si rese conto, in quei momenti, di trovarsi nel piano astrale, e di non provare il benché minimo desiderio di rientrare nel proprio corpo fisico. Ma questo, per lei, doveva essere soltanto un "assaggio" di beatitudine: rinvenne e, con un certo disappunto, si ritrovò stesa su un lettino d'ospedale, circondata da infermieri che, stando alle loro espressioni, dovevano davvero aver temuto il peggio.
Lo so, questa è soltanto una delle tante testimonianze di Near Death Experiences di cui si ha notizia e, a ben guardare, non fornisce elementi nuovi; ma credo che sia comunque importante riportarla affinché non ci si dimentichi mai che noi tutti non siamo soltanto ciò che sembriamo bensì molto di più, e che un mondo meraviglioso ci attende quando le nostre stanche membra avranno esaurito il loro compito.