Reminiscenza1 ha scritto:A proposito di porgere l'altra guancia, Roberto, mi e' venuta una riflessione e tu dovresti recitare il "mea culpa", perche' i tuoi pensieri, ultimamente, mi scatenano un sacco di riflessioni, quanto interessanti, oppure deliranti, non so.![]()
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Mi viene da pensare all' altro aspetto della medaglia per quanto riguarda il "porgere l'altra guancia" quando qualcuno ci offende, quindi il non reagire in alcun modo, ma incassare. Secondo me, questo comportamento, non sempre e' segno di umilta' e di sottomissione, ma al contrario potrebbe nascondere la convinzione di essere superiori all' altro, al punto di non considerarlo proprio e di conseguenza cio' che dice, o fa, non tocca minimamente. E' un po' come assecondare i matti. Io credo che la via di mezzo sia sempre quella giusta, in ogni occasione. Farsi rispettare, si', ma con rispetto. Certo e' che se qualcuno e' davvero molto molesto e reiterante, siamo autorizzati a non considerare il suo punto di vista e a passare oltre.
Ci sono persone che pensano che se l'altro non risponde alle loro provocazioni, non gli vuole bene. Questo e' un modo del tutto distorto di intendere i rapporti. Si puo' voler bene ad una persona, ma non accettare le sue provocazioni e i suoi comportamenti molesti, perche' e' giusto e rientra nel proprio diritto.
E' soltanto un parere personale, ovviamente.
Oops...

Ahime', anche questo è verissimo! Per qualcuno, che magari ha tirato un "cartone" sul naso a qualcun altro, è molto peggio essere ignorato che ricevere un "cartone" anche più potente in cambio...E' la politica del tipico attaccabrighe, che di fare a "cartoni" va cercando disperatamente ovunque si trovi e che non sopporta l'onta di essere snobbato. In casi come questo, a ciascuno comportarsi nel modo che più gli si confà...In generale, comunque, si potrebbe enunciare una specie di regola: ogni bomba può esplodere, ma quando questo si verifichi dipende da quanto è lunga la miccia...
