Non sono sicura se ho già messo questo messaggio, ma metterlo e leggerlo tante volte è sempre utile.Chi vorrà fare correzioni di grammatica o di chiarezza del testo non ha problema, siccome l'italiano non è mia madrelingua. Ho messo questa storia nel mio blog di Chico Xavier con un commento: blog.libero.it/MediumXavier
STORIA DI UN MEDIUM
Le osservazioni interessanti sulla dottrina degli Spiriti si succedevano le une alle altre, quando un nostro amico, vecchio lavoratore dello Spiritismo, a Rio de Janeiro, ha affermato gravemente:
- Nello Spiritismo, una delle questioni più serie è il problema del medium...
- Sotto che luce? – ha chiesto uno dei presenti.
- Quanto a quello della necessità della sua propria edificazione per vincere l’ambiente.
- Per chiarire la mia osservazione- ha continuato il nostro amico -, vi racconterò la storia di un caro compagno, che si è disincarnato pochi anni fa, sotto gli effetti di un’ossessione terribile e dolorosa.
Tutto il gruppo, ricordando le antiche abitudini, come se ancora stessimo in un ambiente terrestre ha drizzato le orecchie, mettendosi in ascolto:
Azarias Pacheco – ha cominciato il narratore – era un operaio senza preoccupazioni e umile del mio rione, quando le forze dell’Alto hanno chiamato il suo cuore al sacerdozio medianico. Giovane e intelligente, lavorava nell’amministrazione dei lavori di un officina di riparazioni, guadagnando con onore la remunerazione mensile di quattrocentomila réis (denaro brasiliano degli anni 40).
In vista del suo spirito di comprensione generale della vita, lo Spiritismo e la medianitá gli hanno aperto un nuovo campo di studio, alla cui attività si è dedicato sotto una fascinazione crescente e singolare.
Azarias si è dedicato amorevolmente al suo compito, e, nelle ore di riposo, accudiva ai suoi doveri medianici con irreprensibile dedizione.
Elevate guide dell’Alto fornivano lezioni profittevoli, attraverso le sue mani. Medici disincarnati accudivano, per lui, un voluminoso ricettario.
E non è tardato che il suo nome fosse oggetto di generale ammirazione.
Alcune note di stampa hanno evidenziato ancora più i suoi valori medianici e, in poco tempo, la sua dimora umile si riempiva di cacciatori di annotazioni e di messaggi. Molti di loro si dicevano spiritisti confessi, altri erano credenti di mezza convinzione o curiosi del campo dottrinario.
Il ragazzo, che aveva sotto la sua responsabilità personale numerose obbligazioni di famiglia, ha cominciato a sacrificare prima i suoi doveri di ordine sentimentale, sottraendo alla sposa e ai figlioli le ore che consuetamente consacrava a loro, nell’intimità domestica.
Quasi sempre circondato di compagni, restavano a lui solamente le ore dedicate alla conquista del suo pane quotidiano, con visite a coloro che gli seguivano amorevolmente per i cammini della vita.
Era molto tempo che persisteva in simili situazioni, in vista della sua preziosa resistenza spirituale, nell’esecuzione dei suoi doveri.
Dentro la sua relativa educazione medianica, Azarias trovava facilità per identificare la parola della sua saggia e instancabile guida, sempre a gli avvertire quanto alla necessità di orazione e di vigilanza.
Succede, però, che ogni trionfo moltiplicava le sue preoccupazioni e i suoi lavori.
I suoi ammiratori non volevano sapere delle circostanze speciali della sua vita.
Grande parte esigeva le sue veglie per la notte a dentro, in lunghe narrattive dispensabili. Altri citavano i suoi diritti alle esclusive attenzioni del medium. Alcuni gli accusavano di preferenze ingiuste, manifestando grazioso egoismo della sua amicizia, mostrando la gelosia che gli andava nell’anima, in parole amorevoli e allegre. I gruppi dottrinari li disputavano.
Azarias ha verificato che la sua esistenza prendeva una direzione diversa, ma le testimonianze di tanti affetti gli erano grandemente gradevoli al cuore.
La sua fama correva sempre. Ogni giorno era portatore di nuovi rapporti e nuove conoscenze.
I centri importanti hanno cominciato a richiedere la sua presenza e, a volte, lo sorprendevano le opportunità dei viaggi per i cammini ferrei in virtù della generosità degli amici, con grandi riunioni di omaggi, nel punto del destino.
Ad ogni istante, un ammiratore gli domandava:
-Azarias, dove lavori tu?
-In un’officina di riparazioni.
-Oh!Oh!...e quanto guadagni al mese?
-Quattrocentomila réis *
*Réis era il nome del denaro brasiliano degli anni 40.
-Oh! Ma ciò è un assurdo...Tu non sei creatura per uno stipendio come questo! Ciò è una miseria!...
In seguito altri aggiungevano:
-L’Azarias non può restare in questa situazione. Abbiamo bisogno di trovare un lavoro migliore nel centro della città, con una rimunerazione all’altezza dei suoi meriti, o allora, potremo tentargli un collocamento nel servizio pubblico, dove troverà più possibilità di tempo per dedicarsi alla missione.
Il povero medium, tuttavia, dentro le sue capacità di resistenza, rispondeva:
Ora, amici miei, tutto va bene. Ognuno ha nella vita quello che ha meritato della Provvidenza Divina e, inoltre, abbiamo bisogno di considerare che lo Spiritismo deve essere propagato, prima di tutto, dagli Spiriti e non dagli uomini!
Azarias, però, se era medium, non dimenticava di essere umano.
Richiesto dalle esigenze dei compagni, già non pensava nel focolare e cominciava a segnare nella sua scheda dei servizi assenze numerose.
In principio, alcuni rari amici hanno cominciato a difenderlo nell’officina, considerando che, agli occhi dei capi, le sue assenze erano sempre più gravi di quelli degli altri colleghi, in virtù della rinomanza che lo circondava; ma, un giorno, è stato lui chiamato all’ufficio del suo direttore, che l’ha licenziato in questi termini:
-“Azarias, purtroppo non mi è possibile trattenerlo qui, per più tempo. Le sue assenze nel lavoro hanno raggiunto il massimo e l’amministrazione centrale ha deciso di eliminarlo del quadro di nostri compagni”.
L’interpellato è uscito con certa delusione, ma si è ricordato delle numerose promesse degli amici.
In quello stesso giorno, ha cercato provvidenziare per un nuovo lavoro, ma, in ogni tentativo, trovava sempre uno dei suoi ammiratori e conosciuti che dicevano:
-“Ora, Azarias, tu hai bisogno avere più calma!...Ricordati che la tua medianità è un patrimonio della nostra Dottrina. Acquietati, uomo di Dio!...Ritorna a casa e tutti noi sapremo aiutarti in questo guaio”.
Nella stessa data, è rimasto stabilito che gli amici del medium facessero una colletta tra loro in modo che lui venisse a percepire un contributo mensile di seicentomila réis, rimanendo, così, abilitato a vivere soltanto per la Dottrina.
Azarias, sotto l’ispirazione delle sue guide spirituali, vacillava davanti ai suggerimenti, ma davanti alla sua immaginazione c’erano i quadri della disoccupazione e delle imperiose necessità della famiglia.
Nonostante la sua riluttanza, ha accettato il suggerimento.
Fin d’allora la sua casa fu un punto di un pellegrinaggio interminabile e senza uguali.
Giorno e notte, i suoi consulenti si fermavano alla porta. Il medium cercava di accudire a tutti come gli era possibile. Le sue difficoltà, tuttavia, erano le più pressanti.
Alla fine dei sei mesi, tutti i suoi amici avevano dimenticato il sistema delle quote mensili.
Disorientato e abbandonato, Azarias ha ricevuto i primi diecimila réis, che una signora gli ha offerto dopo il ricettario. Nel suo cuore, ha suonato un campanello d’allarme, ma il suo organismo era indebolito. La sposa e i figli erano pieni di necessità.
Era tardi per cercare, nuovamente, la fonte del lavoro. La sua dimora era oggetto di una persecuzione tenace e implacabile. E lui ha continuato a ricevere.
I più seri disturbi psichici l’assalivano.
Penosi squilibri intimi gli inquietavano il cuore, ma il medium si sentiva obbligato ad accettare le ingiunzioni di quanti lo cercavano per cose frivole.
Spiriti ingannatori si sono approfittati delle sue vacillazioni e gli hanno riempito il campo medianico di aberrazioni e sfrenattezze.
Se le sue azioni erano adesso rimunerate e se di esse dipendeva il pane dei suoi, Azarias si sentiva nell’obbligazione di promettere qualcosa, quando gli Spiriti non c’erano. Cercato per la felicità nel denaro, o successo negli affari o nelle attenzioni dell’amore del mondo, il medium prometteva sempre le migliori realizzazioni, in cambio dei miseri mille réis del consulto.
Dedicandosi a questo tipo di speculazioni, non ha più potuto ricevere il pensiero dei suoi protettori spirituali più dedicati.
Sperimentando tutti i tipi di sofferenze e di umiliazioni, se arrivava a lagnarsi, di leggero, aveva sempre un cliente che gli osservava:
-“Come mai (cosa succede) signore Azarias? Lei non è medium? Un medium non soffre queste cose”...
Se argomentava stanchezza, un altro diceva, subito, ansioso per la soddisfazione dei suoi capricci:
-“E la sua missione, signor Azarias? Non dimenticare la carità!”....
E il medium, nella sua profonda fatica spirituale, concentravasi, invano, sperimentando una sensazione di angoscioso abbandono,per parte delle sue guide dei piani elevati.
Gli stessi amici della vigilia strizzavano allora, gli occhi, parlando, in voce bassa, dopo i commiati:
-“Tu hai già notato che l’Azarias ha perso del tutto la medianità?” ...diceva uno di loro.
-“Ora, ciò era atteso” – si rispondeva –“da quando lui ha abbandonato il lavoro per vivere alle spese dello Spiritismo, non potremo aspettare altro”.
“Inoltre” – esclamava altro del gruppo – “tutti i vicini commentano la sua indifferenza per la famiglia, ma, della parte mia, sempre ho visto nell’Azarias un grande ossesso”.
“Il povero Azarias si ha perverso – parlava ancora un compagno più esaltato – e un medium in queste condizioni è un fallimento per la propria Dottrina...
-“È per questa ragione che lo Spiritismo è tanto incompreso!”- sentenziava ancora un altro – “Dobbiamo tutto ciò ai cattivi medium, che sono la vergogna dei nostri principi”.
Ognuno dimenticò il medium, con la sua definizione e la sua mancanza di carità. La propria famiglia l’ha abbandonato alla sua sorte, così che erano cessate le rimunerazioni.
Schernito nei suoi affetti più cari, Azarias è diventato un rivoltoso.
Questa circostanza fu l’ultima porta per il libero ingresso delle entità perverse che sono impadronite della sua vita.
Il povero naufrago della medianità ha vagato nelle cronache dei notiziari, circondato da osservazioni ingrate e da scandalosi appunti, fino a che un letto di ospedale gli ha concesso la benedizione della morte”...
Il narratore stava visibilmente emozionato, ricordando i suoi antichi ricordi.
-“Allora, vuol dire, amico mio- ha osservato uno di noi -, che la persecuzione della polizia o la persecuzione del prete non sono i maggiori nemici della medianità...”
-In alcun modo – ha replicato lui,convinto. Il prete e la polizia possono essere i portatori di un grande bene.”
E, fissando in noi altri il suo sguardo profondo e calmo, ha chiuso la sua storia sentenziando gravemente:
-“Il maggiore nemico dei medium è dentro i nostri propri muri!...”
FRATELLO X
Messaggio estratto dal libro "Nuovi Messaggi" dello spirito Fratello X (Humberto de Campos), psicografato dal medium Chico Xavier.
Tante volte abbiamo già parlato sulla medianità gratuita, ma non è mai eccesso ripettere le istruzioni.
Questa storia ci parla di un medium all'inizio esercitando bene e di forma gratuita sua medianità e che poi è uscito del cammino corretto per ricevere pagamento degli aiuti che potrebbe fare e con questo ha perso suo legame con Spiriti di luce.
La medianità è un dono dato da Dio affinché i medium possano riscattare suoi debiti di esistenze precedenti. Tutti noi siamo medium secondo l'insegnamento di Allan Kardec, con la differenza che uni hanno la chiamata medianita-compito, ossia, reincarnano con la missione di lavorare con la medianità facendo del bene ai simili, ma non esiste chi non abbia in alcun momento della vita precepito qualcosa del mondo spirituale(intuizione, sogno,ecc). Tutti noi portiamo debiti di vite precedenti e la medianità oltre la carità è una forma di liberarci di questi debiti.
Gesù ci disse che dobbiamo dare gratis quello che riceviamo gratis e la medianità è un dono che ci fu dato gratis. Quindi chi si dedica a fare del bene usando la medianità non deve ricevere una moneta per il bene che faccia. Un "passe", che è la fluidoterapia deve essere fatto gratis, una preghiera, ec, tutto deve essere fatto gratis. Francisco Cândido Xavier (Chico Xavier) ha pubblicato più di 400 libri psicografati e non ha ricevuto una moneta per questi libri. Potrebbe aversi diventato ricchissimo, ma ha donato di diritti di autore a case di carità spiritisti e alle editrici che gli hanno pubblicato. Lo stesso dico di Divaldo Pereira Franco, Raul Teixeira e altri medium brasiliani, che sapendo che la medianità con Gesù si esercita gratis, donano suoi diritti di autore alle case di carità.
Perciò, vi dico di non accettare nessun aiuto spirituale di chi vi chiederà denaro, perché questa persona non esercita la medianitá con Gesù e la medianità non è una forma di guadagnare la vita, ossia, non è una forma di lavoro per vivere sulla Terra. E se vi diranno che "sono spiritista" non credete, perché tutto aiuto nello spiritismo viene praticato gratis e non ha nessun rituale o magia. Tutto viene fatto in nome di Gesù. Spiritismo non è vodu, ma sì una religione cristiana senza dogme, senza rituale e con un'iterpretazione diversa del Vangelo di quella che segue le chiese cattoliche o protestanti.
In questo blog e nei miei altri blog hanno tantissime indicazioni di libri e di centri spiritici in diverse città di Italia e indirizzi di siti sullo spiritismo in italiano e altre lingue.