da marisol » mercoledì 15 giugno 2016, 9:50
Hai studiato per caso medicina e ogni qual volta che ti rechi dal dottore, comprendi la diagnosi che ti fa con le sue stesse competenze?
Oppure, ti rechi dal commercialista e succede altrettanto, quando ti parla di leggi fiscali (lasciatemelo dire: quanto di più odioso ci sia sulla faccia della Terra!) così, come pure se ricorri ad un artigiano (falegname, calzolaio, idraulico, etc...) maestro nella professione che svolge?
Sicuramente avrai acquisito qualche competenza anche tu nella vita, oppure, starai ancora lavorando e/o studiando per raggiungere questo obiettivo; ma nessuno in Terrà "è nato imparato" e tanto meno è "tuttologo" (presente i saccentoni che saprebbero tutto loro? Poi però, se devono anche solo riparare un rubinetto a casa, come minimo la allagano!).
Comunque, per questo motivo, non ti affidi alla conoscenza e professionalità di nessuno, quando ne hai bisogno?
Chi però ti ispira massima fiducia?
Colui che "t'intorta", spiegandoti argomenti che non conosci in modo astruso; oppure, colui che ti permette di comprendere qual è il suo compito, dove e come deve agire per darti l'aiuto o il servizio di cui necessiti?
Accettando i propri limiti, per iniziare ad imparare qualsiasi cosa per noi nuova o comunque non ancora ben assimilata, dobbiamo partire dalla A per arrivare gradualmente alla Z!
Meglio ripartire un passo più indietro rispetto le nostre competenze già acquisite, così anche per rinsaldare le "basi", invece di cominciare anche da "una sola casella" più avanti da dove realmente ci troviamo.
Prima di tutto, inizia a "sentire" cosa ti fa stare bene o comunque meglio!
Chessò? Un passo del Vangelo; personalmente, ho iniziato a leggere quello di Kardec, anche per confrontarlo con quello che utilizzo da anni (il mio che già avevo è delle Ed. Paoline...ogni commento viene da sé!) e ha subito iniziato a farmi sviluppare riflessioni che mi sono piaciute.
Qualsiasi cosa, visto che sei avvezzo a leggere, però, questa volta t'invito a farlo in maniera meno "cervellotica" e di "ascoltare" le emozioni che possono nascerti dentro grazie alla lettura di qualsiasi autore, corrente, argomento, etc...
Perché incaponirsi con argomenti che ci sono ostici come si deve fare a scuola per forza di cose? (Questi sono gli "effetti collaterali" della scolarizzazione).
Non è che più ci viene difficile comprendere un argomento e maggiormente ci potrebbe servire, come dover prendere la medicina amara che però ci fa tanto bene!
Sono sempre stata negata per la matematica, quindi, è stato spontaneo non dedicare anni di studi per diventare...chessò? proprio insegnante di questa materia!
Il mio futuro poi me lo sono costruita lo stesso!
Nella mia vita, posso anche lasciare fuori la matematica, intesa come scienza (mi limito a calcolare le entrate e le uscite o le quantità degli ingredienti per fare una torta! Per le mie necessità, più che sufficiente!).
Almeno nelle letture che vogliamo seguire per passione, lasciamo da parte l'autolesionismo!
Ribadisco sempre che tutto ciò che riguarda lo Spirito, è principalmente una questione di "ascolto"; non al fine di percepire entità tutte le ore del giorno e della notte (ciò non lo auguro nemmeno al peggiore nemico) ma per sviluppare la nostra sensibilità, indispensabile poi per continuare con questo tipo di ricerche.
Spero di esserti stata d'aiuto.
Baci e metti per qualche ora del giorno "il cervello sul comodino" per utilizzare tutto il resto del corpo, perchè non tutto parte o termina dai ragionamenti!